Alzano Sopra

Notizie storiche

La prima attestazione documentaria di Alzano Sopra, a noi nota, si trova in un atto dell’anno 919 in cui è citato un certo Paolo di “Alesano Subteriori”.

Alcuni secoli dopo sappiamo dal “rotulum episcopatus Bergomi 1258” (cartulario pergamenaceo esistente nell’archivio della Curia Vescovile di Bergamo) che nel 1241 i rappresentanti di Alzano e Nembro avevano giurato fedeltà al nuovo vescovo di Bergamo, Enrico, e che nel 1248 Alzano Superiore faceva Comune con Nembro e risultava essere tra i Comuni che avevano ottenuto l’emancipazione dalla giurisdizione vescovile per la costituzione dell’autonomia comunale. Secondo la relazione di Giovanni Da Lezze Alzano Sopra nel 1596 aveva due contrade, Alzano Sopra e Molini e contava 315 abitanti. A fine Settecento Alzano Sopra aveva 350 abitanti distribuiti tra le contrade: della Croce, della Torre, dei Marinoni, di Val Manna, della Fontana e della Rasla.

Cessato il dominio Veneto, con l’avvento di quello Francese Alzano Sopra, dal 17 aprile 1797 e sino al 31 dicembre 1809, fu Comune del Cantone e poi del Distretto di Alzano Maggiore.

Dal 1810 al 1816 fu aggregato ad Alzano Maggiore insieme a Nese (“Comune di Alzano Maggiore e Uniti”) e dal 12 febbraio 1816 fu di nuovo Comune del VI Distretto di Alzano Maggiore. Nel 1820 Alzano Sopra contava 410 abitanti; vi si coltivano biade, gelso e vite; sulla roggia Serio vi erano filatoi della seta e segherie, ed era composto dalle contrade: Valleluio, Valmanna, Collina, S. Giuliano, ove vi era un oratorio. Con il Regno d’Italia, dal 23 ottobre 1859 è Comune del VIII Mandamento di Alzano Maggiore. Il Comune cessò nel 1927 per effetto del R.D. del 28 aprile 1927 che stabilì la fusione di Alzano Sopra e di Alzano Maggiore in Alzano Lombardo.

Gli organi di governo

Dagli statuti della Valle Seriana del 1434 (conservati nella Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo) Mandelli nella sua opera Alzano nei secoli rileva che Alzano Sopra ebbe il diritto di eleggere un suo rappresentante nel Consiglio di Valle. Il Comune di Nembro e di Alzano Superiore (citati anche come “Nimbro Superiori et Inferiori”) avevano il diritto di nominare due Anziani nel Consiglio di Valle, uno per Nembro ed uno per Alzano Sopra. Ottenuta l’autonomia comunale da Nembro unitamente a quella parrocchiale, Alzano Sopra perdette il diritto di avere un suo rappresentante in Consiglio di Valle, perché piccolo Comune. Nel 1582 la separazione fu ratificata e consolidata con la definizione dei confini tra i Comuni di Alzano Sopra, Alzano Maggiore e Nembro. Nel 1596 il Comune di Alzano Sopra era governato da un Console con due Sindaci e un Canevaro.

Dal 1805 l’amministrazione municipale fu costituita dal Sindaco nominato dal Prefetto e da due Anziani che erano eletti annualmente dal Consiglio Comunale.

Dal 1816 fu governato dal Convocato Generale e dalla Deputazione Comunale con il Primo Deputato e con l’assistenza dell’Agente comunale.

Dal 1859 a capo del Comune fu posto il Sindaco che governò con la Giunta ed il Consiglio Comunale, assistiti dal Segretario comunale; un quinto dei Consiglieri era annualmente sostituito tramite elezione.

L’attività

Considerata la scarsità di documentazione esistente, limitata alle pratiche del cimitero e dell’edificio scolastico, si è attinto prevalentemente a fonti bibliografiche e documentarie e per analogia alla documentazione dei Comuni limitrofi di Alzano Maggiore e Nese.

Nel 1596 sul territorio comunale si coltivavano vite, grano e castagne; tre o quattro famiglie facoltose commerciavano in panni; si fabbricavano circa 50 panni l’anno e vi erano due mulini ed un follo. Il Comune usufruiva del privilegio concesso da Venezia alla Valle Seriana dell’esenzione dei dazi su vino, carne e pane, godendo anche del diritto di pascolo lungo il fiume Serio.

Una dettagliata descrizione dell’attività del Comune e della società civile di Alzano Sopra si possono leggere nel manoscritto del notaio Giovanni Antonio Balbiani dell’anno 1796, “Fedele relazione delle notizie della Comunità e Parrocchia d’Alzano Sopra”.

A fine Settecento gli edifici delle attività manifatturiere erano un mulino per la macinazione di grano e cereali, un torchio da vino, un filatoio per la seta ed una segheria, tutti posti lungo le rogge Serio e Morlana. Completavano il quadro delle attività esistenti due botteghe di generi alimentari, due calzolai ed un falegname, un chirurgo ed un notaio. Vi erano due scuole sostenute dal legato Ronzoni, una per i fanciulli ed una per le fanciulle. Un secolo dopo era di poco mutata la situazione.

Nel 1820 si coltivano biade, gelso e vite e sulla roggia Serio vi erano filatoi della seta e segherie. Lo sviluppo economico locale avvenne nella seconda metà dell’ottocento sostenuto dai settori della produzione di carta e di cemento. La cartiera Pesenti iniziò a fine Settecento come piccola bottega e cessò l’attività all’inizio di questo secolo. L’edificio fu demolito nel 1986. Il cementificio dei fratelli Pesenti fu Antonio cominciò l’attività nel 1878, trasferendosi da Nese. Divenne Italcementi nel 1927 e cessò la produzione nel 1974. Attualmente vi è una piccola attività meccanica-manutentiva. L’edificio ed i forni per la produzione del cemento “portland” di fine ottocento sono ora tutelati dal vincolo di archeologia industriale.
Il fiorire delle attività industriali e dello sviluppo economico fu caratterizzato anche dall’arricchimento delle architetture abitative, in particolare delle residenze delle famiglie economicamente abbienti come Villa Camilla su progetto dell’arch. Virginio Muzio dell’anno 1895.

L’archivio

Nel censimento della Regione Lombardia, l’archivio del Comune cessato di Alzano Sopra risulta corredato di inventario sommario dell’anno 1950 e ordinato per categorie secondo il titolario legislativo, contando 8 buste dal 1840 al 1927. Le deliberazioni dal 1883 sono segnalate come inserite nella categoria I Amministrazione comunale, ed i conti consuntivi dal 1911 nella categoria V Finanze. Dall’inventario del 1950 mancavano atti di intere categorie: la cat. II, Opere Pie e beneficenza; la III, Polizia urbana e rurale; la VI, Governo; la VII, Giustizia e culto; la X, Lavori pubblici; l’XI, Agricoltura industria e commercio; la XIII, Esteri; la XIV, Oggetti diversi; la XV, Pubblica sicurezza. Rispetto a quanto inventariato nel 1950 mancano alcuni registri delle deliberazioni. Nel 1950 sono stati inseriti nelle rispettive categorie i registri di stato civile. L’attuale consistenza dell’archivio è di 13 cartelle; di cui 12 contengono conti consuntivi ed una atti relativi alla costruzione del cimitero (1891-1907) e delle scuole elementari (1896-1907).
Notevole la dispersione delle carte d’archivio, considerato che Alzano Sopra è stato un Comune documentato dal secolo XII e che nel 1443 si staccò da Nembro per costituirsi in Comune autonomo. Notizie dell’archivio del Comune di Alzano Sopra nei secoli scorsi si hanno dalla citata relazione del notaio Balbiani, in cui la definizione dei confini comunali con il Comune di Nembro del 1582 trovava fondamento e strumento negli antichi registri del Comune, il libro vecchio del “calcato” ed un altro detto “mappa del calcato novo”.

Quando il Comune cessò nel 1927 con la fusione di Alzano Sopra e Alzano Maggiore in Alzano Lombardo, l’archivio fu depositato presso il Comune di Alzano Lombardo.

Secondo la prassi consolidata si è scelto di mantenere l’ordinamento del riordino approvato nel 1950.

Il nostro intervento si è quindi limitato al controllo della congruenza degli atti riordinati e inventariati ed alla redazione informatica seguendo l’ordinamento del 1950 in cartelle e fascicoli. Nostra la intitolazione dei fascicoli. L’originaria numerazione è stata mantenuta in parentesi tonda accanto alla nostra nuova numerazione. Sono qui raccolti separatamente i registri originariamente ordinati dalla inventariazione dell’anno 1950. Sono compresi anche alcuni registri rilevati durante il presente riordino presso l’archivio di deposito e presso uffici comunali. Presso l’ufficio anagrafe sono conservati i registri di leva, di nascita, di morte e di matrimonio. Il registro delle deliberazioni, tolto successivamente al 1950 per interventi di nuova rilegatura, recuperato durante le operazioni dell’attuale riordino, è stato raccolto e depositato con i registri dell’archivio storico. La segnatura “Reg.” più il numero progressivo che continua quello delle cartelle indica la collocazione dei registri in archivio; in parentesi tonda la consistenza numerica.

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