Monte di Nese

Monte di Nese è situato su un altopiano e su un terreno molto fertile, da qui i grassi pascoli.

Non c’è un solo centro, perché le case sono sparse a gruppi caratteristiche proprie dei centri di montagna, vi sono varie piccole contrade:La Piazza, Cà Gherardi, Pellegrini, Fracchi e Castello (forse un vecchio fortilizio). Le costruzioni antiche presentano la struttura caratteristica delle case di montagna, stalla al piano terreno vicino al vano cucina, camere al piano superiore, il fienile nella maggior parte dei casi è staccato dalla casa ed è situato in alto del prato. Abitato sin dai tempi antichi da popolazione dedite alla pastorizia (Orobi). Tracce di ritrovamenti archeologici non ne esistono, solo un ritrovamento casuale di una punta di freccia in selce che risale alla fine del terzo millennio a.C., poi un coccio di vetro di un vaso romano su un terreno con materiale riportato di provenienza sconosciuta.

Anticamente Monte di Nese faceva parte del comune di Nese fino all’anno 1503, quando passò al comune di Poscante allora un centro di notevole importanza dato che era sulla strada che da Alzano portava alla valle Brembana. Ritorna al comune di Nese nell’anno 1925 e nel 1939 con Alzano Lombardo.

Pur essendo piccolo fu centro importante dato il passaggio della mulattiera per il transito di collegamento detto sopra, questo fino all’anno 1597, quando la nuova strada Priula collegherà direttamente Bergamo con Zogno e la vale Brembana superando le forre di Sedrina.

La prima chiesa sorse attorno al “300”, ora non vi è più traccia, era poco più di una piccola cappella in stile gotico con l’abside rivolto a oriente. In un documento di archivio si cita di una lapide con le date 1330 – 1550 ora scomparsa. Nel 1544 il Vescovo Foscari la erige a parrocchiale con iltitolo di : Natività di Maria, staccandola dalla parrocchia di Nese. Nell’anno 1510 questa chiesa venne rifatta con l’abside rivolto a Nord, aveva una navata a sesto acuto, divisa in tre campate, il campanile sulla sinistra. Nell’anno 1575 durante la visita del Cardinale Borromeo nella sua relazione, la descrive con cinque altari, dei quali uno verrà demolito perché in cattivo stato. Era abbellita da affreschi della bottega dei Marinoni di Albino parte dei quali sono collocati nella chiesa attuale. C’era pure un polittico di buona qualità di Jacopo Gavasio di Poscante del “500”. Il campanile è stato eretto nel “400” e rialzato nel 1856.La chiesa attuale è stata eretta nel 1881 su disegno dell’architetto Elia Fornoni di Ranica , è in stile neorinascimentale a croce greca. Il presbiterio è l’altare di gusto eclettico, sulle pareti sono alcuni dipinti della vecchia chiesa: una tela con il Cristo Portacroce, copia di un dipinto di Nicolò Frangipane del “600”, Uno stendardo interessante della metà del “600” di scuola del Cavagna con la raffigurazione della Madonna del Carmelo e due santi: Domenico e Teresa circondati da quadretti del mistero del Rosario. Più in là, l’abside circolare in basso due quadri: una Annunciazione e un Transito di S. Giuseppe da dipinti di Giacomo Cotta. Nel catino absidale due affreschi strappati dalla vecchia chiesa con raffigurazioni interessanti: L’Assunta al Cielo e l’altro un gruppo di santi, databili alla metà del “500” riferibili alla bottega dei Marinoni di Albino. Vi sono altri due altari, quello a sinistra, in marmo nero è di gusto barocco nel gusto dei Manni di Gazzaniga, sopra la mensa è un polittico raffigurante la Madonna e i SS. Gioachino e Anna, al centro una Madonna vestita. Sopra alcuni santi con cartigli si riferiscono alla Madonna, poi un profeta ed un Angelo Annunziante e al centro una statua della Madonna. L’altare destro è invece ben ricomposto ed è più elegante di quello di sinistra, nello stesso gusto, in marmo nero, reca una scritta che indica i committenti, Tironi e Curnis. L’altare è dedicato a S. Antonio e il santo vi figura infatti nella pala d’altare con i SS. Francesco e Giuseppe, si tratta di una tela del “600”.

In antico regime Monte di Nese era una contrada del Comune di Poscante, località della Valle Brembana, fu Comune per brevi periodi durante la dominazione francese, dal 23 novembre 1818 è aggregato come frazione al Comune di Poscante. Negli Atti della visita apostolica di S. Carlo Borromeo del 1575 si legge che nella Parrocchia della Natività di Monte di Nese era istituita una Misericordia con lo scopo di distribuire sale e pane ai poveri. Nella sua relazione al Senato di Venezia dell’anno 1596 Giovanni Da Lezze descrivendo la contrada di Monte di Nese non fa cenno all’esistenza della Misericordia.

Nel 1820 Monte di Nese contava 270 abitanti, aveva le contrade di Piazza, Ca’ Gherardi, Ca’ Fogacci, Ca’ De Masco e Castello e faceva parte del Comune di Poscante nel distretto e nella pretura di Zogno, e gli abitanti erano dediti più all’allevamento che all’agricoltura, essendo il territorio prevalentemente coltivato a prato e bosco, ma pare non vi fosse una Misericordia.

Nel 1880 la Congregazione di Carità di Poscante amministrava la Misericordia di Monte di Nese che aveva come scopo ed attività l’elargizione di elemosine a poveri e infermi. Questi cenni storici inerenti l’istituzione di una Misericordia in Monte di Nese sono piuttosto contraddittori e nessuna luce può venire dalla scarsa documentazione archivistica che ci è rimasta. Con certezza si desume che tra gli anni 1910-1928 fu operante in Monte di Nese una Misericordia amministrata dalla Congregazione di Carità di Poscante.

Con il regio decreto del 16 febbraio 1928 n. 378 la Misericordia di Monte di Nese fu aggregata alla Congregazione di Carità di Nese ed il suo patrimonio fu unito a quello della Congregazione. Con questo atto l’antica Misericordia di Monte di Nese venne a perdere definitivamente la sua autonoma identità.

Gli organi di governo

La Misericordia di Monte di Nese, che non aveva propri organi di governo, fu amministrata dalla Congregazione di Carità di Poscante e poi da quella di Nese, dal 1931 al 1937, quando tutte le Congregazioni di Carità furono soppresse. Tutta l’attività e la gestione economica faceva capo all’Amministrazione della Congregazione di Carità di Poscante che teneva separata la gestione contabile e finanziaria della Misericordia di Monte di Nese. Il tesoriere della Congregazione redigeva annualmente il conto finanziario ed il bilancio di previsione della Misericordia e lo sottoponeva all’approvazione degli amministratori della Congregazione di Carità. Il presidente ed il segretario della Congregazione di Carità sottoscrivevano la pubblicazione del bilancio che era depositato per le osservazioni presso la segreteria del Comune di Poscante.

L’attività

La Misericordia di Monte di Nese svolgeva la consueta attività delle Congregazioni di Carità, elargendo sussidi ai poveri, stanziando fondi per l’infanzia abbandonata, gestendo i legati destinati alla beneficenza ed alla celebrazione delle messe di suffragio, curando il patrimonio immobile ed erogando i compensi al tesoriere ed al segretario.

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