Statuti alzanesi

Alzano Inferiore


è nel contesto delle lotte tra Milano e Venezia che si colloca l’edizione degli Statuti alzanesi, che riunirono in unico corpo tutte le norme e i regolamenti in vigore prima. Scritti in latino nel 1450, riformati e approvati poi nel 1504, rivisti e riconfermati dal Senato veneto il 25 aprile 1521, come appare dagli atti del notaio comunale di Alzano, Gabriele Grigis, furono tradotti in volgare nel 1603 per ordine del Magnifico Consiglio Comunale da don Gio. Carrara, curato della Terra di Oneta, e stampati in Bergamo dal tipografo Gio. Santini, originario di Alzano nell’anno 1744.
Costituito da 51 capitoli, confermati da Alvise Capello, podestà di Bergamo il 23 nov. 1504, hanno un’aggiunta di altri 18 capitoli per l’amministrazione della chiesa di S. Martino. Tutto lo Statuto si occupava quasi esclusivamente della polizia comunale. Per le altre materie si faceva riferimento agli Statuti della Valle Seriana Inferiore, compilati nel 1434, e a quelli di Bergamo.
Infatti la suddivisione veneta del territorio bergamasco in Quadre e Valli, in base alla conformazione geografica del territorio, aveva determinato l’appartenenza di Alzano Di Sopra, di Alzano Inferiore e di Nese alla Valle Seriana Inferiore.
Secondo gli Statuti della Valle Seriana Inferiore, il Consiglio di Valle, insediato a Nembro, cui spettavano le decisioni deliberative, era formato da nove rappresentati, detti anziani di valle, nominati dai Comuni di Albino, Alzano di Sotto, Cene di Sotto, Comenduno, Desenzano, Nembro, Ranica, Vall’Alta, mentre non ne avevano Alzano di Sopra, Cornale e Pradalunga. L’attività di questo Consiglio è apparsa in genere assai debole per i contrasti interni e con il distretto di provincia, detto Consiglio del Territorio, altrettanto debole e incapace di incidere realmente nella società.
Nel 1336 si costruì in Alzano Inferiore un edificio destinato a sede comunale o sede dell’arengo, il Palazzo della Ragione detto il Porteghèt, (portico piccolo e/o meno importante), sede municipale sino al 1866. Fu edificato nel centro del paese, alla confluenza delle principali contrade del tempo, quelle di S. Pietro, della Valle e della Piazza. Alla sommità del tetto si elevava un piccolo campanile, demolito verso la fine del secolo scorso, con la campana che chiamava alle adunanze i capifamiglia del Consiglio Generale – perno della vita amministrativa comunale – e diffondeva i suoi rintocchi nei momenti di pubbliche calamità. Di fianco fu edificata una torre, simbolo del podestà comunale.
Ad Alzano Inferiore fu eretta, nei secoli XIV e XV, una cinta fortificata lungo tutto il ciglione che sostiene il paese verso il fiume Serio, con sei porte e sei torri di difesa, secondo un manoscritto conservato in archivio parrocchiale del sacerdote Giuseppe Bongiani (1826-1904), data l’importanza del suo centro, mentre Alzano di Sopra e Nese non ebbero mai vere e proprie opere di difesa dell’abitato.

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